Si tratta di mettersi d’accordo sul “temporaneo”. Pare che
dopo 10 mila anni le varie sostanze radioattive decadono. Secondo Sogin (di cui
mi fido sicuramente molto di più rispetto alla maggioranza di chi rappresenta
certe istituzioni o enti di controllo) ci vorranno almeno 30 o 40 anni da
quando si inizierà a costruirlo l’eventuale deposito unico di scorie per
poterci portare le scorie. In un Paese ed in una regione amministrata (si fa
per dire) dal pd in questo modo dove non ci sono nemmeno i soldi per riparare
un condizionatore in pediatria o per progettare un’autostrada dubito fortemente
che chi è nato entro il 1970 possa vederlo completato questo deposito unico di
scorie nazionali. Sappiamo che l’ubicazione del (o dei) deposito di scorie
nucleari è già stata individuata, che dei 20 fattori escludenti solo 3
farebbero pensare che Borgo Sabotino non sia idoneo, mentre gli altri 17
sembrerebbero tutti pensati per Borgo Sabotino, sappiamo che non sapremmo nulla
di certo se non a cose fatte e stabilite. Non discuto certo il lavoro di Sogin
ne le relative scelte. Mi preoccupa solo la ripetuta quarantennale subalternità
dei politici (si fa per dire) pontini a qualsiasi scelta imposta pur di
raccattare un incarico, un appalto, un favore personale. Così come mi preoccupa la solita mancanza di
informazione, quando non diventa disinformazione, sulla salute e sul
territorio. Ero presente il 17.3.16 quando ovviamente mi hanno impedito di
registrare quella farsa. Non c’erano politici o cittadini locali. Eppure era l’occasione
“ufficiale” di sentire e vedere aspetti importanti per loro e i loro cari. Così
come non leggo nessuna voce che voglia conoscere cosa ne sia stato dei 3
interrogativi (almeno) evidenziati il 17.3.16 e di cui non ho più letto nessuna
informazione ufficiale.
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