La nuova inchiesta giudiziaria, 35 gli indagati in totale, coinvolge funzionari pubblici, professionisti e imprenditori, tra cui nomi eccellenti. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Michele Renzo e dal pm Antonietta Picardi, sono scaturite da spunti investigativi emersi da un’altra inchiesta. A inchiodare gli indagati sono intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che video e foto che dimostrerebbero le mazzette per vincere gli appalti.
Tra le intercettazioni quella di Giustino al telefono con il geometra della sua stessa ditta, Leonardo Santoro, anche lui ai domiciliari. Santoro, si legge nell’ordinanza secondo quanto riporta l’Ansa, gli racconta quello che ha detto a Lionello Piccinini, dipendente del Mibact Abruzzo, a sua volta ai domiciliari, dopo il terremoto di Amatrice (per cui ieri sono state chiuse le indagini per il crollo delle case popolari): “Se ti posso essere utile, voi fate l’elenco, mò dovete fare uno screening dei beni sotto vostra tutela: se vi serve qualcosa per i puntellamenti, via dicendo, noi siamo a disposizione”, racconta Santoro a Giustino, che ride più volte. “Siamo strutturati, abbiamo una struttura potentissima e abbiamo bisogno di fare qualcosa per tenerci attivi. Abbiamo chiuso un po’ cantieri e abbiamo diciamo una cinquantina di unità lavorative che non so dove o mandarle”.
Come si legge nelle 183 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice Giuseppe Romano Gargarella, dopo le nuove scosse di terremoto “gli imprenditori monitorati da questo ufficio, tra i quali hanno assunto un comportamento particolarmente cinico i rappresentanti della società l’Internazionale, hanno cercato nuovi incarichi, grazie ai rapporti diretti con i pubblici funzionari”. Santoro, riassume il gip, spiegava al suo datore di lavoro “che presso il Mibact era stata creata un’unità di crisi per valutare i danni ai beni architettonici. Giustino, sentite le parole del Santoro – prosegue Gargarella – ha riso in maniera beffardadella nuova situazione venutasi a creare, in quanto per l’impresa il nuovo sisma non avrebbe potuto che portare nuovi introiti, tanto più se l’appoggio di Piccinini e Marchetti (altri due arrestati, ndr), funzionari del Mibact e inseriti nell’unità di crisi, non sarebbe venuto meno”.
Nell’ordinanza del gip Gargarella si sottolinea che le condotte poste in essere da alcuni funzionari pubblici, inseriti nell’ambito del Segretariato Regionale del Mibact dell’Abruzzo, i quali, ricoprendo varie funzioni e ruoli nel contesto dell’assegnazione e controllo sulle opere di restauro successive al sisma del 2009, “avrebbero gestito le gare in maniera clientelare, attribuendo incarichi professionali a parenti ed amici“. di F. Q. | 19 luglio 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/19/terremoto-amatrice-la-risata-beffarda-dellimprenditore-finito-ai-domiciliari-per-inchiesta-sulla-ricostruzione-de-laquila/3740948/
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