venerdì 21 luglio 2017

Siccità, Regione Lazio: stop a prelievo dal lago di Bracciano. Acea: turni acqua per 1,5 mln romani

L'ordinanza che scatta il 28 luglio in seguito al progressivo impoverimento del bacino idrico a causa della mancanza di piogge. Per l'azienda si tratta di un atto "illegittimo". Minnucci (Pd): "Giornata storica"
Con due atti amministrativi, la Regione Lazio ha oggi determinato la sospensione del prelievo dell'acqua dal lago di Bracciano. Il progressivo impoverimento del lago ha reso necessario l'avvio di un'azione di salvaguardia degli aspetti ambientali-naturalistici del bacino, con l'obiettivo di recuperare per quanto possibile la sua naturale integrità ecologica. Il decremento negativo del lago è stato dovuto essenzialmente a due fattori: al prelievo per l'approvvigionamento idropotabile e all'evaporazione, particolarmente intensa in relazione alle alte temperature, e aggravata dalla perdurante assenza di precipitazioni nei mesi scorsi.

"Acea - si legge in una nota di risposta dell'azienda arrivata in serata - prende atto e si adegua all'ordinanza adottata dalla Regione Lazio circa la sospensione, nell'arco di una settimana, della captazione dal lago di Bracciano. Una decisione unilaterale e illegittima, che comporterà una serie di gravi conseguenze per i cittadini di Roma. La drastica riduzione dell'afflusso di acqua alla rete idrica della Capitale ci costringerà, infatti, a mettere in atto una rigida turnazione nella fornitura che riguarderà circa 1.500.000 romani". "Acea, comunque - prosegue la nota - si impegna sin d'ora ad elaborare un piano dettagliato di emergenza che, non appena pronto, sarà messo a disposizione e comunicato capillarmente alla cittadinanza. Il Gruppo altresì tutelerà in ogni sede non solo le proprie ragioni, ma anche gli interessi di tutta la sua utenza".

 "Oggi è una giornata storica da segnare in rosso sul calendario di ogni cittadino del lago", ha commentato il deputato dem, Emiliano Minnucci. "L'ordinanza della Regione - ha aggiunto - mette fine all'azione arrogante e speculativa  perpetrata da Acea Ato2 in questi mesi che, malgrado le sollecitazioni avanzate da più parte e su più livelli, non ha ritenuto necessario considerare soluzioni alternative al fine di evitare il deterioramento del bacino".

Tutto è cominciato nel pomeriggio quando il direttore regionale delle risorse idriche ha firmato l'ordinanza con la quale impone ad Acea Ato 2 Spa di azzerare ogni prelievo della risorsa idrica dal bacino del lago di Bracciano, entro e non oltre le ore 24 del giorno 28 luglio prossimo, per consentire il ripristino del livello naturale delle acque del lago e della loro qualità. Acea ato 2 Spa, inoltre, sarà tenuta a trasmettere alla direzione regionale i dati giornalieri del livello idrometrico del bacino.

L'ordinanza rivolta al gestore intende anche ricondurre nei corretti binari le quote di captazione stabilite. Tale ordinanza ha validità fino al 31 dicembre 2017. Al contempo, l'assessore alle Infrastrutture, politiche abitative ed enti locali, Fabio Refrigeri, ha firmato una missiva indirizzata alla città metropolitana di Roma Capitale, affinchè disponga quanto necessario per intimare, entro gli stessi tempi previsti dall'ordinanza, lo stop ai restanti impianti e dispositivi di captazione, pubblici e privati, che insistono sul lago di Bracciano.
 http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/07/21/news/regione_lazio_da_fine_luglio_sospende_prelievo_acque_dal_lago_di_bracciano-171349691/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

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