martedì 11 luglio 2017

Coldiretti: piove il 53 per cento in meno e l'Italia brucia

Il quadro tracciato sui dati Isa Cnr. Temperature massime superiori di 3,2 gradi rispetto alla media di riferimento a giugno che creano un mix esplosivo per la diffusione degli incendi spesso opera di piromani e azioni criminali L'Italia brucia con le precipitazioni in calo del 53% e le temperature massime superiori di 3,2 gradi rispetto alla media di riferimento a giugno che creano un mix esplosivo per la diffusione degli incendi spesso opera di piromani e azioni criminali. È il quadro tracciato da Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr nel ricordare che la primavera era risultata la terza piu' asciutta dal 1800 con precipitazioni in calo del 48%.
 
Le fiamme - sottolinea la Coldiretti - hanno già distrutto migliaia di ettari di boschi e campi coltivati, ma anche provocato la morte di animali e costretto all'abbandono stalle e abitazioni, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Toscana al Lazio, dalla Campania alla Sardegna. Gli incendi quindi provocano danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del paese e concorrono ad assorbire l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici.

Ogni ettaro di macchia mediterranea - precisa la Coldiretti - è popolato in media da 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di vegetali che a seguito degli incendi sono andate perse. Nelle foreste andate a fuoco - continua la Coldiretti - sono impedite per anni anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati.

La Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi. La prima regola per non causare l'insorgenza di un incendio nel bosco è quella - afferma la Coldiretti - di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.

Soprattutto nelle campagne - precisa - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.

Nel caso in cui venga avvistato un incendio - consiglia la Coldiretti - non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili.
Dal momento che - conclude - un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali. http://www.repubblica.it/ambiente/2017/07/10/news/coldiretti_piove_il_53_per_cento_in_meno_e_l_italia_brucia-170437478/?ref=RHPF-VA-I0-C6-P5-S1.6-T1

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