sabato 10 giugno 2017

WWF conferenza Mondiale degli Oceani

Scadenze chiare per obiettivi di sviluppo sostenibile, investimento nel capitale ‘sociale’ per gestione risorse marine  a partire dal ruolo delle donne e dei giovani, coinvolgimento settore privato, eliminazione delle attività impattanti, riduzione gas serra, riduzione uso delle plastiche e microplastiche”

#GenerAzioneMare


Sono sette le richieste chiave del WWF presentate oggi nella sessione plenaria della Conferenza Onu sugli Oceani: il documento, illustrato dal capo della delegazione WWF, John Tanzer, contiene richieste politiche e indicazioni di azioni prioritarie che  governi, imprese e tutti gli attori devono intraprendere per assicurare un’effettiva implementazione dell’Obiettivo ‘Oceani” (SDG14),  tra i 17 lanciati nel 2000 dall’Onu per “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli Oceani i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.  Il WWF, in sintesi, chiede uno sforzo senza precedenti per raggiungere l'obiettivo concreto di sviluppo sostenibile degli oceani. Gli Stati membri , infatti, si preparano ad approvare (questa notte, ore 18.00 locali) una chiamata all’azione che riconosca le gravi minacce all'oceano provocate dall'eccessivo sfruttamento e dal cambiamento climatico.  

Le  7 priorità per i governi e per tutti i settori  per il WWF sono in grado di invertire il rapido processo di decadimento dei sistemi oceanici:
  1. Proteggere gli habitat cruciali  per la pesca, le risorse turistiche locali e tutela delle coste per  sostenere le comunità locali attraverso misure efficaci di gestione, con l'obiettivo di conservare almeno il 30% delle mangrovie, delle barriere coralline, delle praterie di posidonie e tutti gli ecosistemi chiave
  2. Ridurre urgentemente le emissioni di carbonio per ridurre l'assalto dai cambiamenti climatici sulle barriere coralline, le mangrovie, l'Artico e l'Antartide e altri ecosistemi vulnerabili
  3. Eliminare i metodi di pesca distruttivi, tra cui le reti a strascico in zone vulnerabili, e garantire che il bycatch di specie a rischio sia ridotto in modo significativo e contribuire alla reale sostenibilità nella pesca, anche nelle piccole realtà di pesca
  4. Adottare un accordo globale efficace per eliminare i sussidi perversi alla pesca
  5. Accelerare i negoziati di un accordo giuridicamente vincolante per la biodiversità degli alti mari per consentire una gestione integrata dell'oceano in settori fuori dalla giurisdizione nazionale
  6. Adottare e implementare principi e linee guida di sostenibilità per gli investimenti pubblici e privati nell'economia blu;
  7. Ridurre la produzione e l'uso di materie plastiche e micro-plastiche e attivare il riciclo e la gestione dei rifiuti.

In particolare, il WWF incoraggia fortemente il coinvolgimento delle donne e delle giovani generazioni nella  gestione di aree marine nel Pacifico.  "Sebbene ci siano stati progressi importanti nell'estensione dei livelli di protezione dell'oceano e nell'affrontare la pesca eccessiva, come due delle priorità fondamentali per l'azione globale, è evidente che questo  non basta. È molto importante che i governi rafforzino e accelerino le azioni indicate. Dobbiamo invertire il veloce processo di degrado degli oceani per garantire le risorse alimentari, i mezzi di sussistenza, le opportunità economiche sostenibili e il miglioramento del benessere per centinaia di milioni di persone – ha dichiarato John Tanzer, leader Oceani del WWF internazionale - Inoltre, i leader devono sostenere e promuovere l'uguaglianza di genere riconoscendo in modo particolare il ruolo delle donne e dei giovani e delle comunità locali- in particolare nei paesi meno sviluppati e negli Stati oceanici di grandi dimensioni. Questo è essenziale per garantire un’economia blu sostenibile”. "L’energia e lo spirito positivo che abbiamo visto a New York ci ha dato un segnale di ottimismo, ma il tempo scorre, non c’è tempo da perdere e dobbiamo essere tutti coinvolti”.

Il programma portato avanti dalla delegazione WWF in questi giorni è stato fittissimo: interventi in plenaria e durante side events , tra cui “Donne e conservazione dell’Oceano” e “Salute dell’oceano, clima e migrazioni”  e conversazioni  bilaterali con governi, donors, imprese e ONG per portare avanti le richieste politiche suddette.  
John Tanzer è stato anche co-autore di un editoriale per la CNN  - http://edition.cnn.com/2017/06/07/opinions/decline-of-the-oceans-opinion-lind-tanzer/index.html sulla distruzione del capitale economico dell’oceano, lanciato e condiviso durante la conferenza; nell’editoriale Tanzer ha citato anche la valutazione del valore economico dell’oceano a livello globale e regionale, approccio WWF alla conservazione, ricordando il lavoro in Melanesia, Oceano Indiano Occidentale, il Mediterraneo e il Baltico e portando avanti messaggi pertinenti a livello globale. http://www.wwf.it/news/notizie/?31081/Conferenza-Mondiale-Oceani

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