sabato 10 giugno 2017

STRAGI DEL 1992/93 L’intervento del presidente del Senato Grasso: “Riina è ancora il re di Cosa Nostra Se vuole alleggerire la pena faccia i nomi”

TOTÒ RIINA “è ancora il capo
di Cosa Nostra e se vuole un allentamento
del regime carcerario deve
collaborare”, lo ha detto il presidente
del Senato Pietro Grasso durante un
intervento a Radio 24. “Mi sono trattenuto
dall’affrontare il
tema perché ho delle
ragioni personali: ero il
prossimo obiettivo dopo
Falcone e Borsellino.
Nel corso
delle indagini
poi, uscì fuori
che stavano
proge ttando
anche il sequestro
di mio figlio”.
Ma, l’a r re -
sto di Riina, i
problemi pratici
per mettere
in atto il piano
e il cambio di
strategia che passò dalle persone ai
monumenti, fece saltare l’attentato e il
sequestro. Per Grasso la detenzione di
Totò Riina “è dignitosa e rispetta la legge
”. “Ovviamente dovrà essere dimostrato
ai giudici, ma bisogna fare attenzione:
non dimentichiamo che
Riina è ancora il capo di Cosa
N o s t ra ”. Pietro Grasso ricorda
inoltre che secondo la
legge il regime di 41 bis
può essere interrotto
se il detenuto collabora.
“Quindi Riina
se vuole ottenere la
cessazione delle misure
restrittive potrebbe
iniziare a
dirci i nomi delle
persone importanti
che lo hanno
contattato prima
di commettere le
stragi”.

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