L'Autorità Anticorruzione interviene nuovamente sul caso delle proroghe concesse alla società Latina Ambiente dal Comune capoluogo per espletare il servizio di igiene urbana. L'Anac, in un documento a firma di Francesco Merloni, indica alcune criticità emerse durante l'ispezione efefttuata presso Latina Ambiente e controreplica ai chiariemtni inviati dalla società. Tra le questioni sollevate dall'Anac c'è l'uso eccessivo, da parte di Latina Ambiente, di affidamenti in forma diretta e sotto soglia, giustificati spesso con l'urgenza. Mentre al Comune di Latina l'Anac ha contestato la proroga del servizio i igiene urbana, concessa una prima volta dal commissario prefettizio Giacomo Barbato e poi successivamente dall'amministrazione guidata da Damiano Coletta. L'ex commissario del Comune, alle contestazioni dell'Anac, aveva risposto sottolineando come la proroga fosse stata concessa in forma tecnica, per permettere di espletare la gara d'appalto europea per i rifiuti. Una gara che poi Damiano Coletta ha sospeso, cambiando la linea dell'amministrazione comunale sui rifiuti e inseguendo la strada dell'in house prima e dell'azienda speciale poi. Soluzioni ancora in corso d'opera. Nel frattempo, però, l'ente ha disposto la proroga del servizio a Latina Ambiente e oggi riceve la bacchettata dell'Anac e il conseguente invio della documentazione alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Latina. L'Anac scrive nel documento inviato al Comune di Latina che "non possiamo non rilevare una responsabilità dell'amministrazione che, per quanto emerso, non risulta aver attivato per tempo alcuna procedure volta alla soluzione dei problemi della Latina Ambiente e/o alla scelta di un nuovo esecutore del servizio o del socio privato della società. Risulta infatti che la gestione dei servizi ambientali è stata affidata per ulteriori 18 mesi in via diretta senza il rispetto delle necessarie procedure ad evidenza pubblica, alla scadenza di una convenzione durata ben 18 anni". Proroga che il Comune era pronto a concedere ancora al prossimo 30 giugno avendo avanzato al tribunale di Latina, che cura il fallimento della società, la richiesta di mantenere in vita Latina Ambiente in modo da farle gestire l'igiene urbana della città almeno fino a ottobre 2017. Ma ora, con questo intervento dell'Anac, la situazione si complica e il Tribunale nopn può non tenere conto di questa indicazione Anac. Il Comune paga così i propri ritardi.