Camion fermi davanti la Rida ad Aprilia, i rifiuti dai Comuni restano fuori. La situazione non è semplice. Solo nella giornata di ieri l'assessore all'ambiente del Comune di Aprilia Alessandra Lombardi aveva dichiarato: "A causa della chiusura dell'impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati, si comunica l'impossibilità di effettuare il servizio di raccolta del secco residuo (contenitore grigio) e pertanto si ordina ai cittadini di non esporre tale rifiuto fino a diversa disposizione", nessuna ordinanza è stata comunque emessa dal sindaco per aprire i cancelli. Un provvedimenti che riguarderebbe comunque il solo comune di Aprilia dato che per gli altri centri il problema resta.
Quanto sta succedendo in queste ore prende il via da un campionamento dell'Arpa presso l'impianto di Aprilia e in seguito al quale la Regione ha fatto delle contestazioni alla società circa il trattamento di rifiuti. Dopo l'iter delle contestazioni che si è concluso a giugno, la società Rida ha deciso di bloccare il conferimento dei Comuni, previa controdeduzione della nota della Regione, stilata sulla base del rapporto Arpa a sua volta fondato sul campionamento di novembre 2016. La Regione infatti ha diffidato Rida poiché si ritiene che l'impianto non stia producendo materiale conforme al conferimento in discarica. «La diffida della Regione Lazio - dice Fabio Altissimi, amministratore unico di Rida Ambiente srl - ci ha spinti a tutelarci. Non siamo noi la causa del problema. Il blocco del conferimento presso il nostro impianto è una scelta necessaria, anche se dolorosa, per tutelare un lavoro onesto che dura da anni». Per avere un'idea numerica degli effetti del blocco va ricordato che Rida effettua il trattamento meccanico biologico per un totale di 66 Comuni pari a un milione e settecentomila abitanti del Lazio. Ieri pomeriggio in Regione si stava lavorando per arrivare ad una delibera che consentisse di riaprire l'impianto di Aprilia perché alla vigilia del week end e con le temperature elevate un blocco prolungato della raccolta può creare problemi anche di igiene sanitaria. Fino a 24 ore fa Rida era l'unico impianto di questo tipo attivo in provincia. Quello di Pontinia ha avuto infatti uno stop dopo l'incendio. L'impianto di Viterbo ha subito un incidente analogo dieci giorni fa. Resta comunque, nel Lazio, quello di Malagrotta dove il conferimento è pari a 600 tonnellate al giorno. La Regione nel tardo pomeriggio di ieri ha diffidato Rida a riprendere l'attività definendo la scelta di bloccare i camion come «ingiustificata» perché basata su «motivazioni che appaiono strumentali» e sottolineando che eventuali danni saranno posti a carico della srl per la interruzione di pubblico servizio. Anche la Presidente della Provincia, Eleonora Della Penna, sta valutando di firmare un'ordinanza urgente per il ripristino del servizio.