martedì 16 maggio 2017

Raffaele Guariniello L’ex pm è consulente della Commissione parlamentare sulle vittime: “C’è una legge ottima da approvare”“Amianto e uranio: la strage dei nostri militari continua”

SI SUPERI LA GIURISDIZIONE DOMESTICA
“Le nuove norme prevedono
che la sorveglianza in tema
di salute possa essere affidata
a figure terze e indipendenti”
LO STATO DEVE PROTEGGERE I CITTADINI
“Nelle imprese il controllo
del giudice è una garanzia:
valga anche per l’E se rc ito
Non è un atto di lesa maestà”
di FERRUCCIO SANSA
I » militari servono la patria, ma
noi non tuteliamo la loro sicurezza.
Raffaele Guariniello, dopo
una vita come magistrato,
lei è consulente della Commissione
parlamentare che
si occupa delle vittime
dell’uranio impoverito
ne ll’Esercito: 330 morti e
3.765 malati. Perché non se
ne parla?
C’è chi dice che il compito dei
militari ha una sua specificità.
Ma questo non deve venire
in loro danno, anzi. Hanno
soccorso le popolazioni terremotate,
sono caduti nelle
missioni all’estero. Ma noi
non li proteggiamo come gli
altri lavoratori. Tanto per cominciare
c’è l’amianto che si
trovava sugli elicotteri e le navi.
E che ha provocato mille
vittime tra i nostri soldati. E
poi c’è la questione dell’u r anio.
Che cosa si deve fare?
Vorrei fare un appello al governo,
al ministro della Difesa
e a quello dell’Interno: bisogna
affrontare subito la
questione. E poi c’è il Parlamento:
esiste una proposta di
legge all’avanguardia che deve
essere approvata per tutelare
i militari.
Cosa prevede?
Nelle forze armate vige il
principio della giurisdizione
domestica. Cioè degli affari
militari, anche della sicurezza,
non si occupano soggetti
esterni. La nuova legge invece
prevede che la sorveglianza
in materie delicate come la
RAFFAELE
GUARINIELLO
Magistrato
torinese
(1941) ha
indagato su
ThyssenKrupp,
spionaggio
Fiat, doping,
Eternit e
Stamina,
processi che
hanno segnato
la storia
della giustizia
italiana.
Dal 2015
è in pensione.
Fa parte della
Commiss ione
parlamentare
d'inchiesta sui
militari morti
o ammalati
a causa
dell’u ra n i o
impoverito
Il processo fa crescere
la coscienza e anche
la scienza. Ci siamo
occupati di Eternit e
malattie professionali
L’opinione pubblica
si è informata
Le conquiste non sono
definitive. Noto
dei contraccolpi
Oggi c’è l’incubo della
prescrizione. I giovani
magistrati rischiano
di perdere lo slancio

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