di Vittorio Buongiorno
Le ruspe sono arrivate giovedì in lottizzazione Cucchiarelli, quartiere residenziale di Latina, e in poche ore hanno abbattuto un centinaio di eucaliptus in un terreno tra via Piemonte e via Calabria, praticamente uno degli ultimi boschi rimasti nel perimetro cittadino del capoluogo.
L'area in questione è un terreno privato che ha destinazione agricola e che avrebbe dovuto far parte del famigerato Parco della zona L, il grande polmone verde tra la lottizzazione, via Isonzo e via dell'Agora previsto dall'amministrazione Finestra negli anni Novanta che non ha mai visto la luce. Tra l'altro il piano particolareggiato di quell'area è oggetto di una revisione finita nel mirino di Forestale e Procura della Repubblica che hanno aperto una inchiesta su una sospetta compravendita di un terreno da parte di ex amministratori comunali.
L'altro pomeriggio alcuni residenti vedendo le ruspe hanno chiamato sia i vigili urbani sia i carabinieri forestali. I primi hanno detto che non avevano pattuglie disponibili, i secondi dopo un sopralluogo hanno spiegato ai cittadini che il taglio, avendo salvato le cosiddette ceppaie, era da considerarsi regolare perché gli alberi in questo modo potranno comunque ricrescere.
L'intervento ha però insospettito oltremodo i residenti visto che sono stati abbattuti gli alberi proprio a ridosso delle ultime case costruite nella Lottizzazione Cucchiarelli e non escludono di presentare un esposto per scongiurare che su quel terreno venga realizzato un nuovo complesso immobiliare. Ipotesi questa che anche i proprietari del terreno avrebbero escluso, ma certo l'abbattimento delle piante è apparso ai più quantomeno sospetto. L'ultima area verde della lottizzazione è comprensibilmente ambitissima, tanto che tra i programmi i programmi integrati presentati sotto l'amministrazione Di Giorgi ce n'erano ben tre che interessavano l'area malgrado sia tutta zona agricola. Quei programmi integrati sono stati spazzati via con una delibera firmata dal commissario prefettizio Giacomo Barbato proprio come è accaduto con i Piani particolareggiati di tre quartieri e altrettanti Borghi del capoluogo. E' notorio che l'annullamento dei sei Ppe è stato impugnato davanti al Tar e la decisione di merito è attesa nel prossimo autunno. Il timore dei residenti è che un eventuale "annullamento degli annullamenti" possa rimettere in gioco anche i programmi integrati, compresi quelli che insistono sulla Lottizzazione Cucchiarelli. Al momento sono solo timori, ma i residenti intendono tenere alta la guardia e hanno chiesto l'intervento anche di una associazione, Il Gigante Buono, particolarmente attiva sul fronte della tutela del paesaggio urbano.
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L'area in questione è un terreno privato che ha destinazione agricola e che avrebbe dovuto far parte del famigerato Parco della zona L, il grande polmone verde tra la lottizzazione, via Isonzo e via dell'Agora previsto dall'amministrazione Finestra negli anni Novanta che non ha mai visto la luce. Tra l'altro il piano particolareggiato di quell'area è oggetto di una revisione finita nel mirino di Forestale e Procura della Repubblica che hanno aperto una inchiesta su una sospetta compravendita di un terreno da parte di ex amministratori comunali.
L'altro pomeriggio alcuni residenti vedendo le ruspe hanno chiamato sia i vigili urbani sia i carabinieri forestali. I primi hanno detto che non avevano pattuglie disponibili, i secondi dopo un sopralluogo hanno spiegato ai cittadini che il taglio, avendo salvato le cosiddette ceppaie, era da considerarsi regolare perché gli alberi in questo modo potranno comunque ricrescere.
L'intervento ha però insospettito oltremodo i residenti visto che sono stati abbattuti gli alberi proprio a ridosso delle ultime case costruite nella Lottizzazione Cucchiarelli e non escludono di presentare un esposto per scongiurare che su quel terreno venga realizzato un nuovo complesso immobiliare. Ipotesi questa che anche i proprietari del terreno avrebbero escluso, ma certo l'abbattimento delle piante è apparso ai più quantomeno sospetto. L'ultima area verde della lottizzazione è comprensibilmente ambitissima, tanto che tra i programmi i programmi integrati presentati sotto l'amministrazione Di Giorgi ce n'erano ben tre che interessavano l'area malgrado sia tutta zona agricola. Quei programmi integrati sono stati spazzati via con una delibera firmata dal commissario prefettizio Giacomo Barbato proprio come è accaduto con i Piani particolareggiati di tre quartieri e altrettanti Borghi del capoluogo. E' notorio che l'annullamento dei sei Ppe è stato impugnato davanti al Tar e la decisione di merito è attesa nel prossimo autunno. Il timore dei residenti è che un eventuale "annullamento degli annullamenti" possa rimettere in gioco anche i programmi integrati, compresi quelli che insistono sulla Lottizzazione Cucchiarelli. Al momento sono solo timori, ma i residenti intendono tenere alta la guardia e hanno chiesto l'intervento anche di una associazione, Il Gigante Buono, particolarmente attiva sul fronte della tutela del paesaggio urbano.
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Sabato 6 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 11:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA http://www.ilmessaggero.it/latina/latina_addio_bosco_eucaliptus_lottizzazione_cucchiarelli-2422246.html
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