giovedì 11 maggio 2017

ALTA VELOCITÀ Mentre il ministro Delrio e il capo dell’Anac Cantone restano a guardare, i giudici amministrativi decidono gli appalti. Così c’è chi vince offrendo meno, o scaricando i costi su Pantalone Napoli-Bari , la torta miliardaria spartita al Tar. E lo Stato ci rimette

Il gioco delle tre carte
I consorzi rivali hanno vinto un lotto
a testa e fatto ricorso. Poi, insieme,
hanno perso la Roma-Latina contro
il Sis della disastrosa Pedemontana
GLI INTERESSATI respingono
il sospetto che sia tutta una
commedia per dissimulare un
accordo spartitorio, e si dichiarano
divisi da accesa rivalità.
Erano però tutti alleati
(Salini Impregilo, Astaldi, Pizzarotti
e Ghella) per l’a utostrada
Roma-Latina. Hanno
perso contro il Consorzio Sis
(la spagnola Sacyr e il piemontese
Matterino Dogliani) e
hanno fatto ricorso al Tar, che
il 31 marzo gli ha dato torto. La
Roma-Latina è un project financing:
si dice che l’opera sarà
finanziata dai privati (che si
ripagheranno con i pedaggi) e
alla fine paga Pantalone.
 numeri
2,8
Miliardi:
il costo della
re alizzazione
del primo
lotto della
tratta Alta
velocità
Napoli-Bari
1, 5
L’anticipo
a fondo
perduto
che lo Stato
impiega
per la
re alizzazione
dei primi
15,6
chilometri
della tratta
6,2
Miliardi: il
valore totale
dell’o p e ra
( tratta
Napoli-Bari)
contenuto
nel decreto
Sblocca Italia
lanciato
dal governo
Renzi

Nessun commento: