giovedì 20 aprile 2017

WWF Stop autorizzazioni ambientali farsa

Notizie pubblicate su 20 April 2017

Il WWF risponde al ministro Galletti: "In 15 anni di esperienza di applicazione di questo modello inventato nel 2001 per le cosiddette infrastrutture strategiche abbiamo visto il costo delle opere raddoppiare o triplicare"


Per 15 anni, dal 2001 al 2015, siamo andati avanti in Italia con la Legge Obiettivo e con procedure autorizzative semplificate, accelerate e poco trasparenti. L’amministrazione pubblica autorizzava progetti approssimativi e lacunosi, che non valutavano le ricadute delle grandi opere sul territorio e sull’ambiente. E così aumentavano a dismisura i costi:
  • Con un ricarico dell’800% del costo iniziale (da 1,5 miliardi di euro a oltre 6,2 miliardi per realizzare la metà dell’opera) nel caso del Terzo Valico dei Giovi, tra Liguria e Piemonte
  • Con un aumento del 600% rispetto al costo iniziale (da 1,5 miliardi di euro a 7,5 miliardi) per la linea ad AV ferroviaria Torino-Milano
  • Con un incremento del 200% del costo di partenza (dagli 800 milioni ai 2,4 miliardi di euro) per l’Auttostrada Bre.Be.Mi. (Brescia-Bergamo-Milano).

Tutto ciò è potuto accadere perché si davano le autorizzazioni per le opere dopo procedure di valutazione di impatto ambientale su progetti preliminari ampiamente carenti. Sembrava che tutto questo fosse superato con il nuovo Codice Appalti del 2016, ma il Governo ha trasmesso a metà marzo scorso un decreto legislativo alle Camere che ricade negli stessi errori del passato. 20 Associazioni ambientaliste, con in prima fila il WWF, chiedono di essere ascoltate e di non riproporre procedure di valutazione ambientale “farsa”.
Per richiamare il Governo alle proprie responsabilità le associazioni chiamano i cittadini a far sentire la loro voce mobilitandosi sui social network e in particolare partecipando al
 

Twitter storm - venerdì 21 aprile,  dalle ore 12.00 alle 13.00
diffondendo il seguente messaggio:

“Stop autorizzazioni ambientali farsa che portano spreco territorio e soldi pubblici @glgalletti sulla VIA #icittadinidevonopartecipare”.


"Con la nuova procedura di VIA, proposta dal ministero dell'Ambiente si aumentano i costi per le casse dello Stato e per l'ambiente, inibendo la corretta informazione e la partecipazione consapevole del pubblico, al contrario di quanto stabilito dalla normativa comunitaria che si intenderebbe recepire e che chiede il rafforzamento della trasparenza di questa procedura", lo afferma il WWF, che ha inviato al Parlamento osservazioni critiche redatte insieme ad altre 19 Associazioni ambientaliste (Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, FAI, Federazione Pro Natura, FIAB, Geeenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridico, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d’Italia, SIGEA, VAS) e contesta le affermazioni rese oggi alla Camera del Ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti http://www.wwf.it/news/notizie/?29980

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