martedì 17 gennaio 2017

terremoto, le istituzioni abbandonano il centro Italia?Gli undici reduci di Ussita Camper, tisane e poi chissà Un gruppo di residenti non se n’è andato: “Aspettiamo gli altri per rifare il paese

Restiamo qui
Due impiegati,
una veterinaria,
gli allevatori:
“Qualcuno
doveva pur
rimanere”
PAOLA ZANCA
Atre mesi da quel terremoto,
Ussita – 446
abitanti nel mezzo
dei Monti Sibillini,
Macerata –esiste ancora perché
11 di loro hanno scelto di
restare lì a rimettere in piedi le
macerie di una comunità, prim
a a n c o r a d i
quelle delle case
distrutte. Il giorno
in cui il grosso
del paese ha preso
i bagagli ed è
sceso nei residence
sulla costa
adriatica, Patrizia,
Valentina,
Giuseppe, Massimo,
Peco, Stefano,
Battista, e
altri quattro allevatori
hanno deciso
di restare.
“S f o l l at i ”, si definiscono,
“senza più nulla se non la voglia
di curare questa terra ferita”.
A parlare per loro è Patrizia
Vita, 47 anni, che a Ussita
era tornata quattro anni
fa, per scelta. In fuga dal caos
di Roma, con la voglia di dare
nuova vita alle sue radici: la
casa di famiglia da riprendere
in mano, poi trasformata in un
bed and breakfast. Adesso che
quella casa (e quel lavoro) non

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