lunedì 16 gennaio 2017

Taranto Ilva: martedì riprende processo, azienda verso patteggiamento

Il processo 'Ambiente Svenduto' per il disastro ambientale contestato all'Ilva riprende il 17 gennaio in Corte d'Assise con 47 imputati rinviati a giudizio tra cui tre societa': Ilva, Riva Fire e Riva Forni Elettrici.
E proprio l'udienza prossima sara' importante per cominciare a definire la posizione delle societa' sotto il profilo del patteggiamento. L'Ilva ha gia' avanzato la sua proposta, la Procura ha dato il consenso, e ora martedi' si tratta di vedere se la corte d'Assise e' di analogo parere in modo che la posizione possa essere stralciata e rinviata ad un nuovo collegio giudicante. Col patteggiamento, l'Ilva sara' soggetta a otto mesi di commissariamento giudiziale - affidato agli attuali commissari Gnudi, Laghi e Carrubba - e versera' 241 milioni di euro a titolo di confisca, quale profitto del reato compiuto tra il 2009 e il 2013, e altri 2 milioni come sanzione. Parte di questi soldi, derivanti dalla valutazione dell'attivo e del passivo della societa', andranno alla bonifica del siderurgico. Sempre col patteggiamento, l'Ilva esce dal processo a proposito della responsabilita' amministrativa delle imprese (legge 231 del 2001). Mentre le responsabilita' civili della societa' e delle persone che per questa hanno operato, se saranno riconosciute nel processo, andranno poi fatte valere non in questa sede ma nell'ambito della procedura di amministrazione straordinaria dell'Ilva. Ma il 17, oltre a dare o meno il via libera al patteggiamento dell'Ilva, la corte d'Assise dovra' anche decidere se mantenere il processo a Taranto oppure trasferirlo a Potenza, competente in materia, visto che la difesa di alcuni imputati nei mesi scorsi ha sollevato una questione di incompetenza funzionale citando due casi: il fatto che diversi magistrati risiedono nelle stesse vie, se non negli stessi stabili, di alcune parti civili ammesse nel processo, e la presenza tra le stesse parti civili di un ex giudice non togato ma equiparato dalla Corte di Cassazione ai magistrati ordinari, in servizio, peraltro, proprio negli anni oggetto del processo. Sempre il 17 gennaio, inoltre, dovrebbe definirsi anche il patteggiamento di Riva Forni Elettrici (piu' contenuto l'esborso, intorno ai 2 milioni) ma non quello di Riva Fire, l'ex capogruppo controllante ridenominata da poco "Partecipazioni Industriali", ammessa all'amministrazione straordinaria e affidata agli stessi commissari dell'llva. Il curatore speciale della ex holding dei Riva, Carlo Bianco, nominato dal tribunale di Milano, chiedera' infatti alla corte d'Assise il differimento di un mese della presentazione dell'istanza sia per studiare meglio il dossier, avendolo preso in consegna poco prima di Natale, sia per far chiudere definitivamente la transazione tra Ilva, Riva e Procure di Taranto e Milano. Transazione che portera' alla stessa Ilva un miliardo e 200 milioni (le risorse sequestrate in Svizzera) piu' altri 231 milioni. C'e' da dire, inoltre, che l'ingresso dell'ex Riva Fire in amministrazione straordinaria, cosi' come lo stesso "status" dell'Ilva, si e' riflesso anche sul processo civile intentato dal Comune di Taranto dopo la sentenza definitiva di condanna del 2005 di Emilio Riva, dell'allora direttore del siderurgico, Luigi Capogrosso, nonche' delle due societa'. Il Comune ha chiesto un risarcimento danni di 3 miliardi e 300 milioni, diviso tra danno ambientale (2,2), di immagine (un miliardo) e ai beni mobili e immobili (500 milioni). Adesso l'azione risarcitoria potra' continuare solo verso l'ex direttore Capogrosso e la curatela dell'eredita' giacente di Emilio Riva, scomparso ad aprile 2014. Infine martedi' prossimo cominciano alla commissione Bilancio della Camera presieduta da Francesco Boccia le audizioni sul decreto legge varato dal Governo all'antivigilia di Natale e in "Gazzetta Ufficiale" dal 30 dicembre che dispone misure per i lavoratori dell'Ilva, 100 milioni di risorse per Taranto destinate al potenziamento delle apparecchiature della sanita' e al sostegno delle famiglie disagiate dell'area di Taranto e l'istituzione dell'Agenzia per i lavoratori in esubero dei porti di Taranto e Gioia Tauro che si sono occupati sinorab di transhipment, cioe' movimentazione container. La commissione ascoltera' tra gli altri il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, i procuratori capo di Milano, Francesco Greco, e di Taranto, Carlo Maria Capristo. Quest'ultimo sara' ascoltato dai parlamentari nella giornata del 18 gennaio. 
(AGI) http://www.alessandrobratti.it/blog-ambiente/3435-ilva-marted%C3%AC-riprende-processo,-azienda-verso-patteggiamento.html

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