domenica 15 gennaio 2017

La ricchezza più grande è il tempo e l’eredità che possiamo lasciare è come gustare il tempo

Per non farci alzare la testa, per dominarci, tentano in tutti i modi di incutere timore e terrore: del diverso, di un’altra razza, religione, lingua, dialetto, quartiere o provincia o regione o partito o movimento politico, gusti alimentari o sessuali. Sempre per dominarci ci hanno creato falsi bisogni, necessità, aspettative rendendoci prigionieri di un conto in banca, una carta di credito, un lavoro, una casa, un terreno, una macchina, uno status symbol qualsiasi. Quando ho incontrato il Vescovo di Latina gli ho detto che se vuole incontrare l’umanità, la solidarietà, la cristianità, il senso della vita deve incontrare i poveri, dal punto di vista materiale, cioè quelli che non hanno paura di perdere ciò che hanno oppure pensano o lo hanno già perso. Chi è vittima di un bene terreno è ricattabile, corruttibile, può mentire, imbrogliare, rovinare famiglie e società, devastare l’ambiente e l’umanità. Oggi l’unica vera ricchezza è il tempo, poco o tanto che sia. La migliore eredità che possiamo lasciare è insegnare o imparare come gustarlo questo tempo che è l’unico che abbiamo, come assaporare le gioie e i colori, gli odori, i sapori, i suoni e la musica della natura, un paesaggio, una pianta o un animale, il sorriso. Il resto qualcuno lo ha inventato per dividerci e dominarci. Se una cosa non viene creata o proposta per il bene dell’umanità ne diventa un pericolo. Riprendiamoci il nostro tempo non abbiamo altra ricchezza.
immagine tratta da http://cateringveg.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2013/05/bellezzaenatura1.jpg
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