Per non
farci alzare la testa, per dominarci, tentano in tutti i modi di incutere
timore e terrore: del diverso, di un’altra razza, religione, lingua, dialetto,
quartiere o provincia o regione o partito o movimento politico, gusti
alimentari o sessuali. Sempre per dominarci ci hanno creato falsi bisogni,
necessità, aspettative rendendoci prigionieri di un conto in banca, una carta
di credito, un lavoro, una casa, un terreno, una macchina, uno status symbol qualsiasi.
Quando ho incontrato il Vescovo di Latina gli ho detto che se vuole incontrare
l’umanità, la solidarietà, la cristianità, il senso della vita deve incontrare
i poveri, dal punto di vista materiale, cioè quelli che non hanno paura di
perdere ciò che hanno oppure pensano o lo hanno già perso. Chi è vittima di un
bene terreno è ricattabile, corruttibile, può mentire, imbrogliare, rovinare
famiglie e società, devastare l’ambiente e l’umanità. Oggi l’unica vera
ricchezza è il tempo, poco o tanto che sia. La migliore eredità che possiamo
lasciare è insegnare o imparare come gustarlo questo tempo che è l’unico che
abbiamo, come assaporare le gioie e i colori, gli odori, i sapori, i suoni e la
musica della natura, un paesaggio, una pianta o un animale, il sorriso. Il
resto qualcuno lo ha inventato per dividerci e dominarci. Se una cosa non viene
creata o proposta per il bene dell’umanità ne diventa un pericolo.
Riprendiamoci il nostro tempo non abbiamo altra ricchezza.
immagine tratta da http://cateringveg.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2013/05/bellezzaenatura1.jpg
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