Lo studio curato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile - che verrà presentato al convegno organizzato domani a Napoli dal Comieco, il consorzio per il recupero degli imballaggi di carta - offre una speranza ma suona anche come un campanello d’allarme. Se tre regioni del Sud hanno ormai conquistato una buona posizione, il panorama generale resta critico. Tra il 2005 e il 2014 la raccolta differenziata ha fatto un salto su scala nazionale passando dal 24% al 45% dei rifiuti urbani raccolti (221 chili pro capite), ma mentre il Nord è arrivato al 57% e il Centro al 41%, il Sud è rimasto fermo al 31%.
''Se questo trend si ripeterà nei prossimi dieci anni falliremo gli obiettivi a livello nazionale'', ricorda Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. ''Ventidue province meridionali sono sotto il 35% di raccolta differenziata. La Sicilia nel 2014 ha riciclato appena l’8% dei rifiuti prodotti, la Calabria il 14%, il Molise il 17%. Inoltre mentre le tre regioni meridionali virtuose negli ultimi dieci anni hanno avuto una crescita della raccolta differenziata più veloce della media nazionale, nelle cinque regioni più critiche il processo è stato inverso. Uscire da questa trappola è possibile, ma bisogna fare un salto nella qualità degli amministratori e dei manager''.
Anche perché fare la raccolta dei rifiuti male costa di più. Delle otto regioni che superano il 50% di raccolta differenziata, ben 7 hanno un costo medio della gestione dei rifiuti urbani più basso della media nazionale. Mentre delle cinque regioni in ritardo nella raccolta differenziata, le tre più grandi (Sicilia, Puglia e Calabria) hanno costi medi di gestione dei rifiuti urbani più alti della media nazionale.
Spingere sul riciclo inoltre darebbe lavoro. Se si raggiungessero gli obiettivi di riciclo della plastica, del vetro e della carta presenti nei rifiuti urbani, al Sud spunterebbero 7 mila nuovi posti di lavoro entro il 2030.
''Il Meridione può arrivare in tempo all’appuntamento con l'Europa in tema di riciclo a patto di stabilire obiettivi condivisi, comunicarli con efficacia e metterli in pratica con criteri manageriali'', osserva Carlo Montalbetti, direttore di Comieco. ''Noi abbiamo mobilitato 10 milioni di euro nelle aree critiche con risultati soddisfacenti: a Napoli la raccolta porta a porta della carta e del cartone tra gennaio e agosto ha segnato un più 20%''. http://www.repubblica.it/ambiente/2016/10/21/news/riciclo_rifiuti_il_sud_si_spacca_3_regioni_promosse_5_bocciate-150266716/?ref=HREC1-38
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