Nell’incontro informativo del 20.10 a La Cotarda a Pontinia sono state analizzate le
diverse problematiche energetiche e dei rifiuti che, come dimostrano le
inchieste sulle ecomafie, si intrecciano e si sovrappongono. In considerazione dell’impatto sociale,
economico mettendo a rischio l’agricoltura di qualità, deprezzando le proprietà
immobiliari nei dintorni delle centrali inquinanti. Per diversi giorni anche il
centro abitato di Pontinia è stato appestato dalle emissioni odorigene moleste
provenienti da compost fuori specifica e da digestato sparso in modo irregolare
nei campi anche a km di distanze. L’emergenza del momento sono l’approvazione
di progetti particolarmente aggressivi per l’ambiente e per la salute umana,
centrali elettriche a biomasse e biogas, dopo la servitù decennale dell’impianto
di compostaggio della Sep. Pontinia come esporre i bambini delle scuole di Quartaccio in via
della Pace alle emissioni cancerogene: 237 m di stanza dalla scuola media
Manfredini, 472 m di distanza dai confini della scuola elementare dalla proprietà
della centrale a biogas approvata dalla Provincia di Latina, semplicemente
scandaloso (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/07/pontinia-come-esporre-i-bambini-della.html
- http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/07/pontinia-come-esporre-i-bambini-della_30.html).
Alla riunione hanno
partecipato amministratori comunali di Pontinia, il rappresentante dell’Isde di
latina dottor Pasquale Milo e diversi cittadini. Si è convenuto di continuare a
fare pressioni sull’amministrazione comunale di Pontinia affinchè rafforzi la
sua posizione contraria agli impianti con argomentazioni più precise e
importanti, oltre che pertinenti alla situazione. Si tratta di replicare le
motivazioni contrarie che hanno portato al successo nella difesa del territorio
dalle mega centrali a turbogas e biomasse per le quali Pontinia è di esempio in
Italia. Si faranno altre riunioni e incontri formativi per rafforzare la difesa
e la tutela del territorio. Sarà inviata
anche la petizione al parlamento Europeo per mettere sotto sanzione la
Provincia di Latina e gli altri enti di controllo e tutela che non hanno
considerato, nell’esame dei progetti e nelle conferenze dei servizi le tutele
imposte dall’UE in materia di salute, partecipazione dei cittadini e tutela
della pubblica incolumità.
Altri progetti, visto la difesa recente poco incisiva del
comune di Pontinia sono all’orizzonte e rischiano di devastare non solo il
territorio di Pontinia ma l’intero comprensorio che confina con i comune di
Priverno, Sonnino e Roccasecca dei Volsci con l’emissioni di cattivi odori.
Pontinia ha spesso precorso e anticipato queste tematiche,
con il più grande ritrovamento di fusti tossici nell’area industriale di
Mazzocchio (11.600 nel 1997) dalla Commissione parlamentare (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/10/pontinia-confusione-nei-fusti-tossici.html
e vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/10/pontinia-confusione-nei-fusti-tossici.html)
. Sequestro di discariche e arresti per organizzazione smaltimento illecito
rifiuti (Pontinia settembre 2011 vedere Latina, Pontinia, Sezze, Priverno e
le 7 discaricheLatina, Pontinia, Sezze, Priverno e le 7 discariche http://pontiniaecologia.blogspot.it/2011/09/latina-pontinia-sezze-priverno-e-le-7.html).
Pontinia è stato l’unico comune in Italia a respingere due grandi centrali (turbogas
da 400 Mw nell’area industriale di Mazzocchio vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2012/06/pontinia-turbogas-la-lettera-di.html
e a biomasse da 20 MW, sempre nell’area industriale di Mazzocchio http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/07/pontinia-mazzocchio-il-tar-di-latina.html).
Pontinia è anche la sede di uno dei 2 contestati impianti di compostaggio
(nella stessa area dove sono stati trovati i fusti tossici e dove sono stati
ubicati centrali a biomasse e turbogas http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/01/pontinia-sep-impianto-di-compostaggio.html).
Le campagne di Pontinia sono state
oggetto della devastazione dei campi fotovoltaici ben 34 (vedere Pontinia, consumo suolo contro agricoltura
34. progetto centrale fotovoltaica Arriva l'aggiornamento con la 34. centrale
fotovoltaica dal sito della
Regione Lazio nel comune di Pontinia Ecco l'elenco aggiornato del 2011 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2011/11/pontinia-consumo-suolo-contro.html) che hanno occupato quasi il 4% dell’intera area agricola.
Regione Lazio nel comune di Pontinia Ecco l'elenco aggiornato del 2011 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2011/11/pontinia-consumo-suolo-contro.html) che hanno occupato quasi il 4% dell’intera area agricola.
A Pontinia
non potevano mancare le emissioni cancerogene delle centrali a biogas e biogas
alimentate da biomasse, anche alimentate da rifiuti speciali.
Le centrali a biogas approvate dalla provincia di Latina dal 2010 al 2014 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/01/latina-energia-consumo-del-suolo-e.html
la provincia di Latina dopo il forte impulso al consumo del territorio con
il fotovoltaico sta continuando con il biogas, ecco le centrali che risultano
approvate nell’albo pretorio: Pontinia biomasse vegetali 999 kw Naturalia + biomasse vegetali 299 kw
Agriwatt + biomasse Latina Sole da 960 kw.
gli impianti
a biogas hanno effetti dannosi sulle colture:
kiwi, Cipolla ● Fagiolo ● VITE ● Tabacco ● Pomodoro ● Frumento ● Trifoglio
- nelle Line guida (D.M. 10 settembre 2010 “autorizzazioni impianti a fonti
rinnovabili”)Nell’autorizzare progetti localizzati in zone agricole
caratterizzate da produzioni agro-alimentari di qualità
(produzioni biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C.,
D.O.C.G., produzioni tradizionali) e/o di particolare pregio rispetto al
contesto paesaggistico culturale deve essere verificato che l’insediamento e
l’esercizio dell’impianto non comprometta o interferisca negativamente con le
finalità perseguite dalle disposizioni in materia di sostegno nel settore
agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni
agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio
culturale e del paesaggio rurale.
- per l'uso di Ammendanti D. lgl 2010, n. 75 “Riordino e revisione della
disciplina in materia di fertilizzanti
● Iscrizione obbligatoria dei produttori al “registro dei produttori di
fertilizzanti”;
● Trasmissione etichette prodotto;
● Certificati di analisi eseguiti da laboratori indicati di cui all'art. 1
del
● Tracciabilità (anche il prodotto sfuso deveessere accompagnato da dati di
identificazione
nei documenti di accompagnamento)
- che il Digestato da rifiuti = rifiuto
● Il digestato è quindi considerato un rifiuto dell’operazione di recupero
dell'energia, e va in
discarica o può essere avviato a successive operazioni di recupero di
materia (compostaggio) o a ulteriore recupero di energia (combustione) previa
essiccazione;
● Il compostato diventa “Ammendante compostato misto” che può essere
utilizzato
come fertilizzante se rispetta i parametri di legge di composizione e
contaminazione
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