venerdì 22 luglio 2016

Bielorussia: Astravets, come cambierà con il nuovo impianto atomico

Il paese che possiamo perdere. Come le persone vivono nei pressi della centrale nucleare di Astravets
Traduzione di ProgettoHumus da http://www.eurobelarus.com
Tutto sembra procedere come al solito. Tuttavia, i reattori e le alte gru di sollevamento che si trovano nel sito della nuova centrale nucleare, visibili anche a distanza di qualche chilometro, rendono inquietante il familiare paesaggio.

Un corrispondente del Servizio Informativo “EuroBelarus” ha visitato la zona di confine situata a pochi chilometri di distanza dalla Lituania ed ha imparato a conoscere la vita dei locali.

“Sarà come una seconda Chernobyl”

La strada sterrata che va al villaggio di Bystrytsa viene utilizzata solamente dalla gente del posto e dalle automobili delle guardie di frontiera. La strada costeggia la sorgente locale di San Giovanni che, si dice, abbia poteri miracolosi. Non sappiamo se è vero o no, ma la sua acqua è molto apprezzata fra gli abitanti di questo villaggio e di quelli circostanti: Qui è stata costruita una cappella in onore del santo e si svolgono annualmente feste e liturgie.

Bystrytsa è un paese unico ed uno dei più antichi in Bielorussia. Fu qui nel 1390, per la prima volta nel Paese, che il Granduca Jogaila fondò la Chiesa Cattolica della Santa Croce. Questo luogo di culto non è mai stato chiuso,se non fatta eccezione per i periodi di ristrutturazione.

“In epoca sovietica pagammo le tasse per  salvare e mantenere aperta la chiesa cattolica”, dice Liolia, un’abitante del villaggio.
Dopo 40 anni di lavoro in fabbrica, ha ottenuto una pensione di circa 120 Euro al mese e sta aiutando anche sua nipote che studia a Grodno.
Liolia vive a circa 15 chilometri di distanza dal sito di costruzione della centrale atomica e la può vedere quando porta a pascolare la sua mucca.
“Ci sarà una seconda Chernobyl”, dice scuotendo la testa.

Oltre alla fonte e la Chiesa cattolica, ci sono altri luoghi di rilevanza storica a Bystrytsa, fra cui un antico mulino ad acqua che funziona ancora nonostante alcuni suoi meccanismi siano fuori uso.

Nel villaggio si possono incontrare anche le guardie di confine. Dopo aver controllato i documenti ed il permesso di soggiorno per rimanere nella zona, lasciano il loro recapito telefonico per essere avvertiti nel caso venissero avvistati dei rifugiati o delle persone che “non parlano russo”. Gli abitanti del poso infatti segnalano la presenza di alcuni profughi provenienti dall’Ucraina.

Costruire nuove case per l’industria nucleare e negozi

Dopo aver passato il villaggio di Slabodka, si incontra, sulla strada del ritorno, la città di Astravets. E’ una città bella e pulita con una chiesa ortodossa, due cattoliche, un mulino ad acqua con aiuole ordinate, erba e cespugli tagliati e case ben dipinte.
Sembrano esserci più persone per le strade durante la settimana rispetto a Minsk e molte mamme con le loro carrozzine. La città potrebbe rilanciarsi ulteriormente quando la centrale nucleare sarà operativa.
In città è stato costruito un centro di informazione per la centrale nucleare che è stato creato per “implementare il lavoro di sensibilizzazione con diversi gruppi della società” in materia di energia atomica. Nel frattempo, i locali non riportano ulteriori novità sulla costruzione dell’impianto atomico.

La parte nuova della città, con case e negozi, è in fase di costruzione. Devono essere costruiti gli alloggi per il personale dell’industria nucleare anche se forse riguarderanno più che altro gli alti livelli dirigenziali. La commessa di uno dei negozi locali dice che parecchia gente “ha ancora un po’ paura della nuova centrale”. 

C’è comunque qualcosa di cui aver timore: il paesaggio verrà completamente modificato e la sua attuale bellezza è altrettanto a rischio. La parte orientale e meridionale della Bielorussia inoltre è già coperta da una “macchia nera di radioattività”… si può realmente pensare che il rischio radioattivo futuro si possa spostare anche nella parte nord-occidentale di questo Paese. http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2400

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