Maenza i vincoli sul patrimonio storico archeologico ambientale fermeranno il biogas

Maenza, le tutele del patrimonio storico-archeologico e urbanistico-ambientali contro la centrale I vincoli fermeranno il biogas Il Comitato ha chiesto alla Soprintendenza di verificare la legittimità dell’impianto E S I S TO N O vincoli archeolo- gici che impediscono la rea- lizzazione di un impianto per la produzione di energia elet- trica a biogas a Farneto nel territorio di Maenza? Il comi- tato per il No Biogas è convin- to di sì e vuole andare a fondo della questione. A tal fine ha chiesto alla Soprintendenza per i beni architettonici e pae- saggistici delle province del Lazio di verificare la legitti- mità e il rispetto delle norme urbanistico-ambientali, non- ché il rischio per la tutela del patrimonio storico-archeolo- gico e il titolo abilitativo per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica a biogas, presentato presso lo Sportello Unico del Comune di Maenza da P.A.S. Soc. Blt Power, Società Agricola Srl. L’impianto dovrà es- sere realizzato in loc. Fontana Nuova. Questi i componenti del comitato che hanno firma- to la nota: Sonia Realacci, Donatella, Alessandra ed Eleuteria Tombolillo, Mari Cerilli, Pietro Neroni, Lucia- no baccari, Vanja Sperduti. Nella nota, che è stata inviata anche alla Regione Lazio e alla Soprintendenza per i beni archeologici, si segnala che il progetto in questione prevede la realizzazione in zona agri- cola di edifici di nuova costru- zione, completamente isolati e distaccati dagli edifici circo- stanti. Secondo il comitato No Biogas l’area in oggetto risul- terebbe classificata come pae- saggio agrario di valore. In particolare, tra i fattori di ri- schio e gli elementi di vulne- rabilità del paesaggio si indi- ca, tra l’altro, la «...intrusione di elementi estranei o incon- grui con i caratteri peculiari compositivi, percettivi e sim- bolici quali discariche e depo- siti, capannoni industriali, tor- ri e tralicci». Inoltre, al punto 6.5 della tabella B (Disciplina delle azioni/trasformazioni e obiet- tivi di tutela), viene consentita la realizzazione di impianti di produzione di energia rinno- vabile di tipo areale o verticale con minimo impatto, sola- mente come «...pertinenza di edifici esistenti se con essi integrati o parzialmente inte- grati nel rispetto delle tipolo- gie edilizie. Nella nota si pre- sume il superamento della cu- batura realizzabile nell’area di intervento, in quanto i terre- ni in oggetto sembra facciano parte di un’unica azienda agricola con fabbricati già esi- stenti e di notevoli dimensio- ni. La cubatura generata da tutti i terreni dell’azienda sembrerebbe, di conseguenza, essere stata già interamente utilizzata, originando una vio- lazione dell’art.58, L.R. 38/1999. L’area gravita intor- no alla città antica di Priver- num e risulta essere interessa- ta da viabilità antica legata all’utilizzo del territorio fa- cente parte dell’ager priverna- te. Sarebbe attestata, lungo tutta la fascia pede- montana, la presenza di villae e altri im- pianti per lo sfrutta- mento tanto delle aree coltivabili in pianura quanto delle piantagioni arboree della fascia collinare e delle zone boschive montane. Vaste aree di frammenti fittili sono, inoltre, segna- late tra la città di Pri- vernum e l’area in questione. Si apporta bibliografia a com- prova: I. Carnevale, Elementi per la rico- struzione della dina- mica insediativa in età romana nel terri- torio di Maenza e Roccagorga, in Unità nelle Arti: dall’archi - tettura del paesaggio alla costruzione delle città collinari – Qua - derni del Museo del Paesaggio di Maen- za, n.3, Roma 2011, pp.22-33. Infine il comitato segnala che sulle particelle adiacenti, n.23 e n.25, era stata prevista la rea- lizzazione di un impianto fo- tovoltaico, per la quale era stato espresso, dalla Soprin- tendenza per i Beni Archeolo- gici del Lazio, parere di mas- sima favorevole con prescri- zione di sondaggi archeologici. Mina Picone http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/c64a19bed38427db6459f54cf3ab2d72